| Nome comune |
Gelso bianco
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| Nome scientifico |
Morus alba
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| Altre specie |
M. nigra
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| Famiglia |
Moraceae
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| Foto pianta |
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| Descrizione |
Albero deciduo di 8-10 m, importato dall'Oriente nell'antichità
dapprima per i frutti e quindi per l'allevamento del baco da seta.
Pianta rustica, ma poco longeva resiste abbastanza bene al freddo e si
spinge fino a 700-800 m di altitudine. Insieme al Morus nigra, gelso
nero, è attualmente coltivato come pianta ornamentale per la chioma
densa e arrotondata, con foglie cuoriformi, rigide e ruvide. |
| Fusto |
Eretto e irregolarmente ramificato, raggiunge negli individui adulti un
diametro di circa 70 centimetri; è rivestito da una corteccia bruno
grigiastra, screpolata, reticolata a piccole scaglie. |
| Foglie |
Intere, semplici, alterne, cordate alla base ed acuminate all'apice con
margine dentato; talvolta possono essere lobate (tre lobi), la pagina
inferiore è glabra; spesso diverse per forma e grandezza sulla stessa
pianta e anche sullo stesso ramo. |
| Fiori |
Unisessuali sulla stessa pianta, o a volte ermafroditi, riuniti in
amenti; i maschili in infiorescenze cilindriche di 2-4 cm, peduncolati;
i femminili in infiorescenze ovali di circa 1 cm, peduncolati. |
| Frutti |
Carnosi, riuniti a formare un "sorosio", infruttescenza composta da
tanti piccoli frutti (drupe) di colore bianco rosato a maturità; eduli,
dolci. |
| Stagione fioritura |
Aprile; maggio
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| Stagione frutti |
Estate
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| Effetto avverso |
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| Parte |
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| Organo bersaglio |
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| Modalità |
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| Sintomi o Effetti |
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